Dedicata a una delle star di Bollywood più acclamate, Amitabh Bachchan, è anche un omaggio alle originali India Pale Ale, di scuola inglese.
L’elegante colore dorato carico, con lievi riflessi ramati che fanno capolino nella lieve opalescenza e la schiuma bianca, fine e persistente,sonoil biglietto d’ingresso ideale.
I profumi, molto puliti, danzano tra il fruttato, con sentori di pesca bianca e prugna, il toffee e il biscottato dei malti, l’erbaceo e un lieve agrumato.
Il suo vero carattere lo svela appieno solo all’assaggio, con un ingresso morbido, rotondo, sui sentori di malto, che richiamano il biscotto percepito al naso e il caramello, poi vira verso un finale secco e pepato che preparano il palato a un intrigante finale amarognolo, lungo e persistente, con aromi terrosi, di sottobosco, ed erbacei. Il corpo medio raccorda il tutto, nasconde del tutto la sensazione alcolica e invoglia alla seconda pinta.
Bella declinazione, in stile, con un bell’equilibrio tra malti e luppoli e un basso grado alcolico che riportano in pieno alla tradizione delle IPA inglesi.
La Amitabh è una bella declinazione, in stile, delle IPA inglesi,da cui si discosta forse per l’eccessiva pulizia nei profumi, rientrando però in pieno nella mano, gentile, di Andrea, che doma i luppoli inglesi, facendone risaltare le parti più piacevoli e contenendone molto gli eccessi: il terroso, in questa birra, è persino elegante.
Colpisce per il bilanciamento tra malti e luppoli e non conosce stagioni: da ordinare al bancone del pub a tutte le ore e tutto l’anno; può dare grandi soddisfazioni anche in abbinamento al cibo.
(Andrea Camaschella)